La Reliability-Centered Maintenance (RCM), ovvero la manutenzione incentrata sull’affidabilità, è un processo di perfezionamento basato su strategie di manutenzione applicate a macchinari e impianti che presentano maggiori criticità. Il suo obiettivo principale è trovare la strategia più efficace per massimizzare l’affidabilità degli asset e minimizzare i costi di gestione.
L’obiettivo di un processo di Reliability-Centered Maintenance risiede nel fatto che ogni impianto o macchinario, quindi ogni bene tangibile, richiede un approccio gestionale differente, è pertanto fondamentale implementare una strategia di manutenzione incentrata sull’affidabilità volta a individuare e risolvere al meglio gli asset critici.
Possono essere considerati asset critici, tutti quei beni che richiedono un investimento maggiore per il monitoraggio continuo delle performance tramite strategie di manutenzione predittiva spesso supportati da tecnologie IoT.
Perché adottare la RCM: i 5 vantaggi per l’azienda
Scegliere di adottare un approccio basato sulla Reliability-Centered Maintenance e quindi sulla manutenzione incentrata sull’affidabilità, significa implementare un processo di gestione manutentiva più efficace ed efficiente per ogni asset, componente o sistema, evitando guasti o fermi macchina che possano incidere negativamente sull’attività di produzione. Attraverso la manutenzione preventiva, si evitano gli intoppi imprevisti che comportano spese inaspettate e la riduzione della produttività.
Ecco una sintesi dei principali vantaggi derivanti dall’adozione dell’approccio RCM:
- Maggior efficienza e conoscenza degli asset, con particolare attenzione a quelli critici.
- Incremento dei tempi di attività degli impianti e, di conseguenza, della produzione.
- Riduzione e contenimento dei costi di manutenzione.
- Ottimizzazione dei piani manutentivi e della gestione del rischio.
- Migliore allocazione del budget e delle risorse destinate alla manutenzione.
Come implementare un programma RCM
Un programma RCM si basa su 4 principi fondamentali:
- Struttura della strategia per preservare la funzionalità dell’asset.
- Identificazione dei guasti e delle possibili conseguenze sulle componenti.
- Priorità degli interventi in base all’entità del guasto.
- Definizione e pianificazione delle modalità di intervento per ogni guasto individuato.
Le 3 fasi operative per implementare un programma RCM
- Pianificazione degli interventi in base alle necessità e ai risultati desiderati. È necessario coinvolgere un team di addetti alla manutenzione per condurre un’analisi preliminare, delineare obiettivi organizzativi, identificare possibili ostacoli, definire una timeline e un budget. Inoltre, occorre valutare se il guasto può influire sulla sicurezza, sulle operazioni e quindi sui costi.
- Identificazione dei malfunzionamenti e analisi delle conseguenze e delle modalità di guasto.
- Selezione delle attività di manutenzione, sviluppate secondo il programma RCM, tenendo conto dei dati raccolti nelle fasi precedenti. Si possono adottare tecniche di manutenzione preventiva e predittiva per prevenire i guasti delle apparecchiature o interventi di manutenzione reattiva qualora il guasto si manifesti.
In conclusione, scegliere un approccio alla manutenzione incentrato sull’affidabilità degli asset, come il metodo RCM, consente di ottenere risultati significativi in termini di efficienza ed economicità. È importante monitorare continuamente i risultati e ottimizzare le strategie in base alle necessità.
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