Smart Building e Facility Management: due validi alleati per ridurre l’impatto ambientale

Facility management e smart building possono favorire la sostenibilità ambientale attraverso l’eliminazione degli sprechi e un impiego consapevole delle risorse.  Diverse aziende innovative infatti hanno deciso di puntare al raggiungimento di ESG (rating di sostenibilità) in cui l’environment (ambiente) sia il protagonista. Per cui, per una maggiore sostenibilità ambientale e per favorire la transizione ecologica all’interno dell’azienda gli smart building e la digitalizzazione del facility management sono senz’altro due validi alleati. Infatti da un lato, grazie al facility management, è possibile fare una manutenzione predittiva degli impianti e servizi connessi (dall’igienizzazione alla cura del verde, dallo smaltimento dei rifiuti alla vigilanza) con interventi mirati a soddisfare le esigenze di sostenibilità e risparmio; dall’altro gli smart building consentono di ridurre l’impatto ambientale, dato che il funzionamento dipende da piattaforme interconnesse digitali iperconnesse intelligenti e sostenibili.  

Come raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica in azienda 

Per il raggiungimento degli obiettivi della transizione ecologica e dunque al fine di rendere ogni azienda sempre più ecosostenibile è necessario:  

  1. Migliorare l’efficientamento energetico degli edifici, anche tenendo conto delle nuove direttive sulla decarbonizzazione del gas date dall’UE 
  2. Sviluppare un mercato dell’energia digitalizzato e interconnesso e in particolare il settore energetico delle fonti rinnovabili 
  3. Digitalizzare le infrastrutture energetiche moderne tramite tecnologie innovative 
  4. Promuovere l’integrazione intelligente tra i vari settori e responsabilizzare i consumatori sul tema della povertà energetica 
  5. Ottimizzare il workflow tramite l’impiego delle tecnologie digitali avanzate, cuore dello smart building, così da ridurre i tempi della produttività e conseguentemente anche i costi 

Come smart building e facility management si influenzano reciprocamente 

E veniamo ora al focus del nostro articolo: che relazione c’è tra smart building e facility management? In che modo uno influenza l’altro e viceversa? Basti pensare che ogni servizio per i dipendenti, a partire dalla vigilanza, dipende fondamentalmente da un software, una piattaforma digitale, da una sensoristica elettronica.

Due esempi infatti sono chiari: l’uso di telecamere per la videosorveglianza e i sensori usati per l’apertura e la chiusura delle porte. Quel che conta però poi, in termini di imbatto ambientale, è ridurre il fabbisogno energetico negli edifici. Ecco perché in tal senso è utile avere applicazioni di monitoraggio energetico real time, che può in tempo reale per l’appunto registrare il consumo energetico e fornire una serie di dati sull’uso dell’energia, a partire dagli impianti elettrici. Solo così infatti si può avere un quadro chiaro dei consumi e di conseguenza si può intervenire sulle eventuali inefficienze. D’altronde sono diversi i dispositivi che oggi possono individuare anomalie e malfunzionamenti e segnalarli, tramite appositi alert, al sistema di gestione energetica.  

Un altro aspetto da non sottovalutare è la sicurezza. Ovvero, tramite la tecnologia Iot (Internet of Things) oggi è possibile adottare soluzioni di autenticazione per regolamentare gli accessi. Quante volte infatti negli edifici 4.0, cioè gli smart building, ci sono videocamere wireless attive h24, 7 giorni su 7, che non necessitano di alcun intervento umano?  

Ben diverso, invece, è il caso di una manutenzione intelligente, che necessita di un intervento manuale ad opera di tecnici manutentore. Per gli edifici intelligenti la manutenzione predittiva è senz’altro più che fondamentale, dato che consente di intervenire preventivamente su eventuali guasti e malfunzionamento e quindi allungare la vita delle apparecchiature, abbattere i costi (se un macchinario non funziona bene infatti potrebbe consumare molta più energia) e al contempo garantire la massima produttività aziendale ( se tutte le apparecchiature sono funzionanti non si interrompe alcun flusso di lavoro).  

Come promuovere lo smart building  

A conti fatti, pertanto, per realizzare uno smart building è necessario tener conto di poter:  

  1. Gestire efficientemente le energie e monitorarne i consumi, al fine di ridurre eventuali sprechi e soprattutto ottimizzare le fonti di energia pulita impiegate 
  2. Svolgere diverse attività lavorative sfruttando la tecnologia  e la connettività, sia essa cablata o wireless 
  3. Adottare soluzioni di massima sicurezza per la regolamentazione degli accessi agli edifici 
  4. Ottimizzare i costi di manutenzione grazie alla pianificazione di piani manutentivi  

Mettendo in campo i servizi dello smart building e combinandoli con il facility management si ottiene un risultato senza alcun termine di paragone: un’azienda più smart, ecosostenibile e in grado di soddisfare le esigenze d’impresa e assicurare un ambiente di lavoro di qualità con il massimo benessere di ogni dipendente e l’abbattimento degli sprechi. Insomma, è proprio il caso di dirlo: la tecnologia può rivelarsi una carta vincente se utilizzata in maniera intelligente.

Il software PlanGei, ad esempio, è progettato per soddisfare le necessità delle imprese che hanno la necessità di ottimizzare e monitorare il flusso di lavoro, digitalizzare gli step per consentire al personale tecnico di dedicarsi alle attività di ripristino documentando anche lo svolgimento. Non solo, grazie a questa soluzione in cloud è possibile avere sempre sotto controllo tutti i dati di cui si hanno bisogno.
Un ottimo strumento, dunque, per chi vuole monitorare il rendimento della propria attività e intervenire, con dati alla mano, laddove serva.  

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